I beati anni del castigo - Fleur Jaeggy - Google Libri | ontologiax
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I beati anni del castigo ā Fleur Jaeggy ā Google Libri
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PaginaĀ«Cosa ne hai fatto della bambola?Ā». Ā«Quale bambola?Ā». Mi guardava dritto negli
occhi. Lei lāha sempre tenuta ā e sembrava dire: addosso. La bambola, spiegĆ²
con pazienza, regalata dal collegio, la Sangallese, con il costume e la cuffia.PaginaUna governante, una monaca, una compagna di collegio fanno parte di una
unitĆ . FrĆ©dĆ©rique accennĆ² a un uomo come a una parabola compiuta. La sera,
quando tornai nella mia stanza con la tedesca, riflettevo. Noi siamo forse esperte
di ā¦PaginaLe raccontai che a dieci anni avevo insultato una madre superiora dicendole Ā«
vaccaĀ». Che parola semplice, mi vergognai della mia semplicitĆ quando glielo
raccontai. Fui espulsa dal collegio. Ā«Chieda perdonoĀ» dissero. Io non mi scusai.PaginaNon parlava di giustizia. NĆ© del bene e del male, argomenti che avevo sentito
dalle insegnanti e dalle mie compagne da quando avevo messo piede nel primo
collegio a otto anni. Sembrava che parlasse di niente. Le sue parole volavano.PaginaA quattordici anni ero educanda in un collegio dellāAppenzell. Luoghi dove
Robert Walser aveva fatto molte passeggiate quando stava in manicomio, a
Herisau, non lontano dal nostro istituto. Ć morto nella neve. Fotografie mostrano
le sue ā¦PaginaPer un muto accordo, fra le ragazze di un collegio, viene scelta dallāinizio, con
distratta affettuositĆ , quella che sarĆ la reietta. E non perchĆ© lāuna lo dica allāaltra:
ĆØ un impulso generale. Sono gli occhi malevoli, come rabdomanti, che scelgono
ā¦PaginaEd ĆØ per questo che FrĆ©dĆ©rique ha lasciato il collegio e me. Non notai
commozione nei suoi occhi. NĆ© io mi commossi, per la morte del padre: mi
spaventai per lāimprovvisa partenza di FrĆ©dĆ©rique. Il signor banchiere ci
separava. FrĆ©dĆ©rique ā¦PaginaCome le nostre vite. Per Sankt Nikolaus passammo tutto un pomeriggio fuori dal
collegio. Nevicava. Eravamo silenziose. Entrammo nella pasticceria di Teufen. Il
paese sembrava assorto, addormentato. Sapevo che FrƩdƩrique aveva, o aveva
ā¦PaginaQuel collegio ĆØ stato distrutto. Non esiste piĆ¹. Quando lo seppi, non potei
nascondere la mia soddisfazione. Mi era parso immortale. Anche il maestoso
scalone di marmo, e i letti circondati da garze, che annunciavano candore e
morte, sono ā¦PaginaE in quel collegio sapevamo chi di noi era la povera o orfana. Ce nāera una che
non pagava la retta, e faceva piaceri, mostrava piccole attenzioni per la MĆØre
prĆ©fĆØte. E forse spiava. Eravamo gentili con lei, era di una famiglia decaduta,
aveva ā¦PaginaA lungo ho creduto che quelle che sono state in collegio, come FrĆ©dĆ©rique e me,
e un giorno ce ne ricorderemo, possano vivere di niente, quando saranno
invecchiate e deluse. Suona la campanella, ci alziamo. Suona ancora la
campanella, ā¦PaginaNel cassetto cāera la Bibbia, di proprietĆ del collegio. Infine arrivĆ² una busta
listata di nero, non venne distribuita ai pasti, come avveniva di consueto, ma
gliela consegnĆ² la direttrice. Lei si sedette al tavolo, la guardĆ², la aprƬ, la lesse, la
rimise ā¦PaginaCapivo quei bambini che si buttavano dallāultimo piano di un collegio tanto per
fare qualcosa di disordinato, e glielo dissi. Lāordine era come le idee, un
possesso, una possessione. Avrei voluto conoscere suo padre, ma morƬ. Mele e
pere sui ā¦PaginaDavanti ā se il Presidente avesse avuto un arco, la freccia lāavrebbe colpita al
cuore ā la direttrice del collegio, la signora Hofstetter, alta, massiccia, piena di
dignitĆ , il sorriso infossato nel grasso. Accanto a lei il marito, il signor Hofstetter, ā¦PaginaIl collegio era avvolto da un vento sotterraneo, la vita marciva, oppure si
rigenerava. Senza far rumore, passavo vicino al suo letto per andare nel bagno,
un piccolo spazio con due ampi lavabi, uno per la tedesca, lāaltro per me. Tante
volte ci ā¦PaginaEra evidente che avrei dovuto passare i miei anni migliori in collegio. Dagli otto
ai diciassette. Prima mi avevano lasciato con una anziana signora, una mia
avola. Un giorno decise che non sopportava piĆ¹ la mia compagnia, diceva che
ero ā¦PaginaLo apprezzavo da quando avevo otto anni, interna nel primo collegio, religioso. E
forse furono gli anni piĆ¹ belli, pensavo. Gli anni del castigo. Vi ĆØ come unā
esaltazione, leggera ma costante, negli anni del castigo, nei beati anni del
castigo.PaginaAvevo una certa esperienza della vita di collegio. Fin dallāetĆ di otto anni ero
interna. Ed ĆØ nei dormitori che si conoscono le proprie compagne, davanti ai
lavabi, nelle ore di ricreazione. Il mio primo letto di collegio era circondato da
tende ā¦PaginaTornai in collegio e passai il tempo con la sofferenza, che ĆØ anche un modo per
passarlo. Lessi il biglietto che mi aveva dato alla stazione, due piccoli fogli di
carta a quadretti di sette centimetri. La sua calligrafia dormiva come su una
lapide, ā¦PaginaFleur Jaeggy. I BEATI ANNI DEL CASTIGO A quattordici anni ero educanda in un
collegio dellāAppenzell. Luoghi.PaginaLei non fa parte dei morti. Avevo la certezza che non lāavrei rivista, e questo
anche grazie alla nostra educazione ā di rinuncia alle cose belle e di timore per
le buone notizie. La mia educazione non era ancora terminata. Dopo il collegio.PaginaNelle vite di collegio ciascuna di noi, se ha un poā di vanitĆ , si costruisce la
propria immagine, una specie di doppia vita, si inventa un modo di parlare, di
camminare, di guardare. Quando vidi la sua calligrafia, rimasi senza parola.
Quasi tutte ā¦PaginaPer loro un collegio svizzero ĆØ una referenza. PiĆ¹ tardi vidi le fotografie di una
giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come appesa. I nostri antenati
non sono forse anche quelle ragazze che troviamo nelle fotografie di persone ā¦PaginaAnche se in collegio non si puĆ² parlare di genere umano. A tavola, qualche volta,
la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi perseguitava anche di notte.
Mi voltavo e tutti i visi erano seri. Ć inutile che io insista nel dire che nessunāaltra
ā¦PaginaPoco mi era permesso durante le vacanze dal collegio. Lāestate prima, gli ordini
erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu cosƬ che, se mi
fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo dāombra. E le sale di ā¦PaginaAnche FrĆ©dĆ©rique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati scoscesi
volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo paragonati alla
nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al collegio, dove
mettere ā¦PaginaNel collegio dellāisola ā un internato religioso ā una ragazza leggeva ad alta
voce durante i pasti. Quando la voce taceva, Mater dava il permesso di parlare.
Si rientrava nella paganitĆ . Allāimprovviso le voci, il ritmo delle posate. Le
tedesche ā¦
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