di Giacinto Plescia Libri e pubblicazioni Spotlight

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Lei non fa parte dei morti. 
Avevo la certezza che non l’avrei rivista, e questo anche grazie alla nostra educazione – di rinuncia alle cose belle e di timore per le buone notizie.  
La mia educazione non era ancora terminata. Dopo il collegio.


Per loro un collegio svizzero è una referenza. Più tardi vidi le fotografie di una giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come appesa.   


I nostri antenati
non sono forse anche quelle ragazze che troviamo nelle fotografie di persone …
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Anche se in collegio non si può parlare di genere umano. A tavola, qualche volta,
la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi perseguitava anche di notte.
Mi voltavo e tutti i visi erano seri. È inutile che io insista nel dire che nessun’altra
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Poco mi era permesso durante le vacanze dal collegio. L’estate prima, gli ordini
erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu così che, se mi
fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo d’ombra. E le sale di …
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Anche Frédérique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati scoscesi
volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo paragonati alla
nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al collegio, dove
mettere …
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Nel collegio dell’isola – un internato religioso – una ragazza leggeva ad alta
voce durante i pasti. Quando la voce taceva, Mater dava il permesso di parlare.
Si rientrava nella paganità. All’improvviso le voci, il ritmo delle posate. Le
tedesche …
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«Cosa ne hai fatto della bambola?». «Quale bambola?». Mi guardava dritto negli
occhi. Lei l’ha sempre tenuta – e sembrava dire: addosso. La bambola, spiegò
con pazienza, regalata dal collegio, la Sangallese, con il costume e la cuffia.
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Una governante, una monaca, una compagna di collegio fanno parte di una
unità. Frédérique accennò a un uomo come a una parabola compiuta. La sera,
quando tornai nella mia stanza con la tedesca, riflettevo. Noi siamo forse esperte
di …
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Le raccontai che a dieci anni avevo insultato una madre superiora dicendole «
vacca». Che parola semplice, mi vergognai della mia semplicità quando glielo
raccontai. Fui espulsa dal collegio. «Chieda perdono» dissero. Io non mi scusai.
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Non parlava di giustizia. Né del bene e del male, argomenti che avevo sentito
dalle insegnanti e dalle mie compagne da quando avevo messo piede nel primo
collegio a otto anni. Sembrava che parlasse di niente. Le sue parole volavano.
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A quattordici anni ero educanda in un collegio dell’Appenzell. Luoghi dove
Robert Walser aveva fatto molte passeggiate quando stava in manicomio, a
Herisau, non lontano dal nostro istituto. È morto nella neve. Fotografie mostrano
le sue …
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Per un muto accordo, fra le ragazze di un collegio, viene scelta dall’inizio, con
distratta affettuosità, quella che sarà la reietta. E non perché l’una lo dica all’altra:
è un impulso generale. Sono gli occhi malevoli, come rabdomanti, che scelgono
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Ed è per questo che Frédérique ha lasciato il collegio e me. Non notai
commozione nei suoi occhi. Né io mi commossi, per la morte del padre: mi
spaventai per l’improvvisa partenza di Frédérique. Il signor banchiere ci
separava. Frédérique …
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Come le nostre vite. Per Sankt Nikolaus passammo tutto un pomeriggio fuori dal
collegio. Nevicava. Eravamo silenziose. Entrammo nella pasticceria di Teufen. Il
paese sembrava assorto, addormentato. Sapevo che Frédérique aveva, o aveva
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Quel collegio è stato distrutto. Non esiste più. Quando lo seppi, non potei
nascondere la mia soddisfazione. Mi era parso immortale. Anche il maestoso
scalone di marmo, e i letti circondati da garze, che annunciavano candore e
morte, sono …
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E in quel collegio sapevamo chi di noi era la povera o orfana. Ce n’era una che
non pagava la retta, e faceva piaceri, mostrava piccole attenzioni per la Mère
préfète. E forse spiava. Eravamo gentili con lei, era di una famiglia decaduta,
aveva …
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A lungo ho creduto che quelle che sono state in collegio, come Frédérique e me,
e un giorno ce ne ricorderemo, possano vivere di niente, quando saranno
invecchiate e deluse. Suona la campanella, ci alziamo. Suona ancora la
campanella, …
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Nel cassetto c’era la Bibbia, di proprietà del collegio. Infine arrivò una busta
listata di nero, non venne distribuita ai pasti, come avveniva di consueto, ma
gliela consegnò la direttrice. Lei si sedette al tavolo, la guardò, la aprì, la lesse, la
rimise …
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Capivo quei bambini che si buttavano dall’ultimo piano di un collegio tanto per
fare qualcosa di disordinato, e glielo dissi. L’ordine era come le idee, un
possesso, una possessione. Avrei voluto conoscere suo padre, ma morì. Mele e
pere sui …
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Davanti – se il Presidente avesse avuto un arco, la freccia l’avrebbe colpita al
cuore – la direttrice del collegio, la signora Hofstetter, alta, massiccia, piena di
dignità, il sorriso infossato nel grasso. Accanto a lei il marito, il signor Hofstetter, …
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Il collegio era avvolto da un vento sotterraneo, la vita marciva, oppure si
rigenerava. Senza far rumore, passavo vicino al suo letto per andare nel bagno,
un piccolo spazio con due ampi lavabi, uno per la tedesca, l’altro per me. Tante
volte ci …
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Era evidente che avrei dovuto passare i miei anni migliori in collegio. Dagli otto
ai diciassette. Prima mi avevano lasciato con una anziana signora, una mia
avola. Un giorno decise che non sopportava più la mia compagnia, diceva che
ero …
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Lo apprezzavo da quando avevo otto anni, interna nel primo collegio, religioso. E
forse furono gli anni più belli, pensavo. Gli anni del castigo. Vi è come un’
esaltazione, leggera ma costante, negli anni del castigo, nei beati anni del
castigo.
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Avevo una certa esperienza della vita di collegio. Fin dall’età di otto anni ero
interna. Ed è nei dormitori che si conoscono le proprie compagne, davanti ai
lavabi, nelle ore di ricreazione. Il mio primo letto di collegio era circondato da
tende …
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Tornai in collegio e passai il tempo con la sofferenza, che è anche un modo per
passarlo. Lessi il biglietto che mi aveva dato alla stazione, due piccoli fogli di
carta a quadretti di sette centimetri. La sua calligrafia dormiva come su una
lapide, …
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Fleur Jaeggy. I BEATI ANNI DEL CASTIGO A quattordici anni ero educanda in un
collegio dell’Appenzell. Luoghi.
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Lei non fa parte dei morti. Avevo la certezza che non l’avrei rivista, e questo
anche grazie alla nostra educazione – di rinuncia alle cose belle e di timore per
le buone notizie. La mia educazione non era ancora terminata. Dopo il collegio.
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Nelle vite di collegio ciascuna di noi, se ha un po’ di vanità, si costruisce la
propria immagine, una specie di doppia vita, si inventa un modo di parlare, di
camminare, di guardare. Quando vidi la sua calligrafia, rimasi senza parola.
Quasi tutte …
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Per loro un collegio svizzero è una referenza. Più tardi vidi le fotografie di una
giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come appesa. I nostri antenati
non sono forse anche quelle ragazze che troviamo nelle fotografie di persone …
Pagina
Anche se in collegio non si può parlare di genere umano. A tavola, qualche volta,
la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi perseguitava anche di notte.
Mi voltavo e tutti i visi erano seri. È inutile che io insista nel dire che nessun’altra
Pagina
Poco mi era permesso durante le vacanze dal collegio. L’estate prima, gli ordini
erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu così che, se mi
fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo d’ombra. E le sale di …
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Anche Frédérique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati scoscesi
volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo paragonati alla
nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al collegio, dove
mettere …
Pagina
Nel collegio dell’isola – un internato religioso – una ragazza leggeva ad alta
voce durante i pasti. Quando la voce taceva, Mater dava il permesso di parlare.
Si rientrava nella paganità. All’improvviso le voci, il ritmo delle posate. Le
tedesche …

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