GIACINTO PLESCIA ONTOLOGIA DELLA POIESIS - poesie on Opere degli autori - Divinafollia 2013

Opere degli autori - Divinafollia 2013  

ontologia della poiesis di g.p. di
monderose 


maggia che cos'è che dà magia al
giorno?
che cos'è che dà magia al tempo?
che
cos'è che dà magia ai sogni?
che
cos'è che dà magia all'universo?
che
cos'è che dà magia alla notte?
che
cos'è che dà magia alle stelle?
che
cos'è che dà magia ai suoi occhi?
che cos'è
che dà magia?
magia?
maggio? maggia? che
cos'è che dà magia a maggio?
che
cos'è che dà magia al mito? !
che cos'è che dà magia al silenzio?
che cos'è che dà magia all'anima? l'essere?
l'interessere?
l'interesserci....essere assentemente presente essere presentemente
assente....essere nella magia dell'essere, essere la magia
dell'essere,
essere magia in essere....? 

tenera è la
morte 

di
gpdimonderose

............tenera è la morte quando s'annuncia con le 
stelle più
belle............quasi fossero le sue pupille volanti.
....................oh quanti giorni ancora e poi il
nulla?......vedrò
le sue pupille di notte..........quando saliranno al cielo quali stelle................ohhh le regalo il mio nulla...per
chè lei possa colmarlo d'infiniti baci....... 


mah i sogni che
aleggiano la morte sono già giunti in punta di piedi...prima
della
fine dei tempi...............quando la follia approda al
mattino...prima che la luna eclissi e il sole canti le lodi
al
cielo....oh arriverò a sognare il vuoto....pieno...denso...di lei?
..................................Ahhh essere più imprevedibile
delle
onde, più libera dei sogni, più lontana delle galassie...quale
essenza errante nell'universo del tempo
immaginario....................ah l'abisso dei sogni ove ogni
luce
narra una infinità....quale essenza che possiede in sé
l'indeterminatezza...................Nell'anno della morte
e della
creatività...venne la dea per l'ultima volta...nei
secoli....................tra un secolo, disse, avrai un quarto
d'ora
ancora soltanto...e così nei secoli che seguiranno....saranno !
infiniti quarti....lunari...per infiniti
secoli................Veniva
dalla bianca neve e andava al mare...ove è inebriante
naufragare....mi baciò per l'ultima volta...nel secolo di
un tempo
immaginario.....forse...perchè la morte ha voglia d'arrivare
in
fretta al traguardo.........al tramonto..quale principio....quale
archè
dell'essere...quale nuova inizialità dell'esserci...sì ma
con chi?
........................................................................
....
..........................................Poiesis.....come una dea nel
deserto.....come una dea nel mio nulla...di
fuoco....apparve...solo di
sé....e non disse...nulla...solo svelò la sua misterica
bellezza....ah
un solo tempo ci è dato vivere...mentre gli universi si giocano
l'esistenza....a volte la sera viene d'incanto...senza
apparire al
mondo, senza pace, senza terrore, senza volare....ascolto con il
senso
dell'attesa le p!
arole dell'incanto....che fu...in un epochè di dasein e!
di mo
rte...molte volte pregai anche io di salire all'altezza dei
suoi
pensieri di ieri o domani...oggi mai più.....amo la dea degli
eventi...senza averla mai vista....nè udito il fascino della sua
phonè....molte volte la sogno così com'era: altera, fin al
punto
d'infilzare i cuori con la luce dei suoi occhi e lasciare
alla
deriva gli esseri della speranza.....l'accolse morente...dopo
la
battaglia...e l'incontrò di notte alla luce degli
incanti.....canti?
Le chiese. Mai, rispose. Ah le stelle , non sono mai lì per
rispondere ai sogni..folli..dell'essere
........................................................................
....
........................................................................
....
.......................................................perchè appaiono
le
stelle? Perchè si svelano al mondo? Perchè
d'improvviso,
d'incanto...senza attendere né preghiere...nè des!
ideri?......perchè quando la luce scompare e le ali della
notte
paiono avvolgere ogni orizzonte....ogni evento...ogni
tempesta....solo
allora la stella del creato lancia al mondo la sua
seducenza...e
fa volare i sogni nella mente....senza luce...nè
splendore?...............perchè l'altera si disvela verso
sera, quando
ogni speranza del giorno è nulla e induce a pensieri disperati
e
disperanti?....perchè la stella è indifferente ai giorni a alle
notti e all'essere e alla morte? E appare solo quando
la sua
intenzionalità lo desideri?........ah essere accolti nel genio
della
sua essenza e con sorpresa...quasi fosse una guerra
lampo................................alle domande lei rispose con un
sorriso indicibile: chi credi che decida? ..........sol io darò
inizialità all'erranza della recreanza e poi nessun
altro.....gli
eventi saranno decisi dalla mia mente....perchè !
infinitamente oltre gli altri genii.......ah vorrei vol!
are anc
he io oltre l'orizzonte per assistere al magico
evento....ma sento
che la notte dissipa le sue ombre....e le ali non spuntano al
calar del sole..................forse sarà per un'altra sera,
quando
l'atmosfera brillerà di nuovo con la luce dei suoi occhi e
l'incanto svelerà all'essere i misteri del
mondo.......solo allora
la dea accoglierà la desideranza...perchè solo allora la dea
desidererà salvarci................oh ma sento che già
l'universo
imbruna e aldilà del tempo scelto dagli eventi i venti
secolari
trascorrono...col senso del nulla: prima? Chissà? Poi? Ci sarà?
Forse con la sua imago lascerà credere d'essere lì per il
nulla
...ed invece è con la testa nei suoi pensieri e con la mente
nei
pensieri della divinità...con il corpo nei propri desideri e con
la
mente nei pensieri del nulla....del niente....ma mente sapendo di
mentire, senza venire al mondo, !
senza essere presente all'essere.....
poiesis.................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
..............................................estasi....................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
......quale brillanza in estasi tra i sentieri che si biforcano,
l'invisibile presenza della divinità s'eleva e ci
indica la via
della destinanza.........aldilà...o là nelle colline tra il
mare e
il cielo...lì lei offrirà i suoi doni all'essere che
sempre
l'amò e che lasciò la sua vita agli inferi, per svelare
il
sorriso della seducenza ...che riempì la sua mente...ogni
attimo...dal fuggente al mai giunto in pro!
ssimità degli eventi......non c'è più la desideranza.....!
è la f
lebile luce del cero che s'offre alla assurda essenza del
bruciare
per esistere....ah l'estasi è svanita nel nulla....nel
niente si
vive una sola volta....la prossima non ci sarà: né in cielo,

nel creato dell'immaginario...ah l'estasi che si lascia
consumare
piano...quasi fosse prelibata delizia della notte...la quale
arriva
in punta di piedi e mai lascerà l'essere silente...con i
suoi
occhi splendendi più delle stelle vicine o che brillano in
lontananza siderale.....ah vorrei aprire la porta ed uscire
dall'incubo che assale ogni orizzonte e lascia solo il nulla
quale
unica consolazione della sera che arriva prima del brillio
stellare....non lasciarmi andare....alla deriva: non giocherò più
con la
sorte, né berrò più la voce delle illusioni, ignorerò
l'assenza
assoluta, mitigherò il vuoto con il vento dell'immaginario,
lascerò
alle lusinghe il tempo necessa!
rio per sparire...da lontano sognerò le estati senza estasi,
senza
parole per parlare al cuore più profondo degli universi....e
chiederò
a chi lì vi abiti per quale ragione la luce abbia abbandonato
la
sua essenza estatica ed ora opprime quale ferita della mente?
.....ah come è bello amare quando si pensa al suicidio al
mare....eri il massimo della desideranza...ma ora rischi
d'essere
banale...ah il tempo dell'esserci può essere letale
........................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
..................poiesis...............noi-a......lunghi anni son
trascorsi d'incanto ed io mi dilungo solo per attenuare il
risveglio.....sento la sera che richiama le sue stelle e la
luce
che raccoglie le sue ultime visioni...!
per sparire e riposare......ah dove andare? Se chi si !
vuol r
aggiungere ama errare? Altrove? Là ove la voce non risuona
mai
nell'udito del cuore? E i sensi si perdono tra infinite
varietà
come fiori senza profumi e lumi con la forma delle ombre? Addio
ai pensieri che giocano solo con le illusioni e lasciano
all'incanto le uniche voglie: tanti anni luce saranno mitiche
immagini stellari? ................ah il profumo della sua
partenza è
intenso come quello del suo arrivo. Sognerò d'essere aldilà
dei
paradisi perduti per delirare con il peccato e il senso
dell'essere...in un altro mondo.......chi parlerà alla sera e
chi
alla luna? Mai si saprà. Conservai i raggi di luce...unico
regalo
degli anni della desideranza...e scoprii alla mia mente la
pesantezza della noia del tempo: ti pervade fin nell'essenza
dell'essere...quale abisso oscuro che scava dentro
l'exsistenza per
colmare il niente.....ah l'abisso che s'i!
nsinua denso d'oscurità...abitato dalla noia più atroce
...quale
assenza assoluta del suo s-guardo astrale...che male...ora...ma
non
vale....presto sarà diverso...lì nell'universo che non
c'è più...nè
mai più ci sarà...chissà?
........................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
..............................................................poiesis...
...l
a sera del dì.............ah ascolto i suoi passi sul selciato
della catastrofe con i pensieri del corpo più dolce dei
sogni...solo
lì tra la luna che s'imbruna e la sera del dì
dell'evento
sorgerà quella luce che incanta anche la notte più buia e più
tersa dell'anno......chi sparirà per primo? Forse chi
apparirà tra
un mito e un sogno? O chi lancerà un sussurro più prof!
ondo d'un abisso? Oh la vertigine dell'assenza prende !
i sens
i e l'essere vacilla sull'orlo della propria voragine
infinita e
guarda il nulla attante in deriva dell'universo: là ove è
perso
ogni senso e la noia regna con l'impero dell'assoluto
.....ah
avessi avuto almeno il tempo per deridere la mia vita mia vita
mortale ed osservare la fine dell'essere nella profondità
della
propria essenza con quella leggerezza che invita al disincanto,
oggi
non sarei qui a tremare per il niente che s'inabissa
nell'essenza
dell'essere e lo riempie di noia: con la densità che rende
estatica anche la bellezza terribile: perchè la catastrofe che
tutto
divora ora dimora nel nulla ...là in fondo ...nell'abissale
icona
dell'essenza imago....là nell''abissale catastrofe
insita
nell'essenza dell'essere la noia assoluta abita
sovrana....ah
l'angoscia che pervade l'essere quando il nulla
precipita
nell'abissalità e s'installa co!
n l'estasi desistente.....lì abita il vuoto catastrofico che
inabissa il senso del niente.......ah il sommerso che inabissa
l'immerso...è la catastrofe che capovolge l'essere e
lascia
prevalere il niente.....una piccola increspatura dà
l'entusiasmo
al nulla...nell'emergere alla luce inabissando l'essenza
della storia
e il senso della storia ...quale storia del senso del nulla
........................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
......................................eroi.....là ove abitano coloro
che
son morti d'amore regna la dea....che li accoglie
danzando.....non
è un paradiso, né un inferno, né un limbo, né un purgatorio...gli
eroi
morti abitano il l!
uogo della gioia in fiore.....non è un luogo sacro perch!
è sacro
giacchè gli dei li hanno sacrificati, è una topia
d'attesa
della divinità: sono stati abbandonati lì per sempre......non
desiderano ritornare nel mondo , né aspirano ad un altro mondo.
La
vivenza degli eroi morti per amore continua tra il colore e i
profumi della dea che li circonda con l'unica consolazione
possibile:
essere stati amati dagli dei tanto dall'essere uccisi....ma
perchè
gli eroi morti d'amore non sono stati destinati in un aldilà
comune?
Perchè la dea li cura come se fossero vivi? Fiori tra fiori?
Ah
lì l'assenza invade la mente e la riempie di presenze
simili
all'assenza o al nulla. A niente giova pensare quale sarà
la
destinanza...in una esistenza ove al nulla succede il
nulla....senza
posa, né timore che al senso del niente prevalga una ipotetica
salvezza. A cosa pensare quando nulla è possibile per sedurre
l'essere .....meglio c!
hiudere la mente per precludere qualsiasi desideranza per
placare i
dolori del senso del nulla. Ancora un attimo e tutto
scomparirà
...e i ricordi saranno abitati dalle presenze fantasma parlanti
la
lingua dei morti. Si spera d'accedere subito alle prossime
stagioni...senza attendere eventi che preannuncino già incontri
nefasti. Alle volte è possibile ascoltare la voce severa e
lontana....ma il senso dei desideri è sempre rivolto verso altre
stelle e altri eroi.....con la mente ancora densa di pensieri
inutili
si decide di lasciare a chi sappia meglio abitare il mondo, la
gloria, la destinanza. Mai più si sognerà l'essenza degli
sguardi,
mai più s'ascolterà la voce che chiama perchè da sé non si
sente
troppo desiderata, mai più il vuoto denso d'essenze sarà
abitato dalla
luce generata dal nulla....ah dea...ah dee...perchè ci avete
abbandonati? ...........................!
..............................................................!
........
..................................................ice-berg..............
....
........................................................................
....
.......................................................ah
l'incanto che
ci prende quando la brillanza si svela al nostro sguardo e
s'erge
più bella delle meraviglie del
mondo...................................................................
....
........................ignari lasciamo partire un soffio di
desideranza
che increspa ed aleggia...d'improvviso l'immensità
vacilla,
barcolla, danza all'interno del magico equilibrio...ed ancora
di più
ci incanta....quasi ci fosse una corrispondenza con il nostro
soffio
della vivenza: quasi volesse danzare tra le onde da amare. Ah
mai illusione balenò all'orizzonte più terribile che bella:
d'incanto così all'improvviso tramutò gli eventi:
d'impeto ammainò
e riversò la sua essenza nelle acque agitate !
e tempestose: un immenso fragore s'udì in tutti i luoghi
del globo
e lei inabissò tracimando con moti ondosi altisonanti mai visti,

uditi................quel che fu la più stabile che si conoscesse
spro-fondò negli abissi con la sua orgogliosa vivenza glaciale.
Ah
la catastrofe: un soffio può far capovolgere le immensità più
eccelse...tanto da generare l'attante che farà naufragare
l'esserci:
è il soffio dell'essere che genera la catastrofe per
mutarsi in
essere abissale. Ah il soffio di desideranza dell'essere si
dà quale
catastrofe esistenziale, prossimità del naufragare, quale destinanza
dell'essere per la morte. Alla presenza dell'essenza
dell'incanto..al balenare del miraggio bianco e immenso
l'essere
s'eventua quale estasi, quale respiro che sente la
vicinanza
della meraviglia...ma quel soffio di vento farà vacillare
l'immensa
esistenza glaciale. L'equi!
librio fondante la stabilità dell'esistenza dell'essere!
si sv
elerà oscillante e risonante. Una risonanza infinitesima genera
l'abisso ove l'essere naufragherà: dall'incanto
alla morte: dal
miraggio al naufragio. Ah l'abisso che si disvela nella
sua
ellittica curvatura: si vive solo la superfice del mondo trafitti dal
raggio del nulla ed è subito morte...l'essere è solo sulla
varietà
sferica trafitto dal raggio abissale...ed è subito
aldilà..................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
..............................poiesis...........sogni da
vendere.................................................................
....
.....................................................................dis
tese
le sue intime essenze mentre disvelò al tempo il suo essere
nuda
al mondo...............ah essere in nuc!
e, ah essere in luce....ah lunghi anni sulle ali dell'estate
sono
state le sole volte in cui la vita sorse senza dinieghi né
divieti.
Ah le ore grandi come un secolo, ah le cose piccole come
galassie,
m'apparvero scarse di anime come nuvole d'un giorno
assolato e solo
scorto dietro l'angolo della morte...............................
...la
sorte verrà ancora a spiegare la nostra mente, mentre le nubi
lanciano alla terra ombre colme d'attesa e di tormenti.
Sento già
la gioia che s'avvicina a passi lenti. Ma menti? Ah le
montagne
viola o lillà...ah la notte lì là in prossimità della mondità
con
la velocità della destinanza....più rapida d'un uccello da
preda....mi prenda...prenda...predante la preda fuggitiva lì là,
che
al fine si dà, giacchè non ce la
fa......................................................................
....
..........................farò ancora in tempo !
a spengere le luci prima del sonno dell'attesa e del r!
iposo: d
enso di sogni ed incubi e vuoti di mente.....................è
ancora
giorno e il sole tarda a lasciarci, sarà ancora preda della
nostalgia
della bella estate che si svela alla sera con l'abito delle
stelle
fisse, mobili, cangianti ma senza tanti allori per piangere e per
sognare: con la sorte oltre la
morte...................................................................
....
.......................ah ho ancora sogni da vendere e gioie da
acquistare...ma non so più se fare il mercante o il ludico
creativo
o se la luce segua ancora il destino dei viventi o la nostalgia
dei
morti. Proverò ad essere un fuggiasco con la sera dietro le
spalle e la notte buia quale vivenza......ma sarà una nube nera
come l'incanto della morte ad avvisare le ultime speranze
con il
fascino del
nulla...................................................................
....
.......................ah udrò ancora !
il sole cantarmi le melodie dell'amore che lascia al mondo
il mistero
dell'evento....ma all'ultima ora la destinanza ci
sorprenderà con la
fantasia dei fiori e la luna da sola apparirà
all'orizzonte degli
eventi: ci lascerà sognare senza farci del male: con la follia
negli
occhi...................................................................
....
...............................................ah come è vuota la
notte
senza i sogni dell'impredicibile. Ora son trascorsi
millenni luce
e dell'attimo del cosmo e dell'universo non c'è
traccia: nulla, né
del nostro destino, né della nostra vita così densa, così tersa,
così
casta, così vicina al nulla e senza fasti..........correrò ancora
un'altra volta per raggiungerla con le ali del
destino........e........l'ultimo raggio che provenga
dall'aldilà......e.........insegua senza sosta una luce
misteriosa e
senza senso......................poi mi !
volterò ancora una volta per vedere gli occhi di chi !
decise
la sorte del mondo.........prima che sia fuori per sempre e senta
l'inaudibile con la musica delle note del nulla....o....con i
sogni
abitati dagli occhi
dell''essere..................................................
............
........................................................................
....
........................................................................
....
.........................................................sub-lime......l
ei
è sublime.....amante del disordine..in lei c'è la leggerezza
ma
anche la tristezza d'una nuvola a primavera.....lei è
sublime
amante del di-venire ...in lei c'è la luce...ma anche il
buio atroce
d'una nebbia siberiana....lei è sublime nemica delle
tenebre....è
caotica come il sole...ma le piace il perielio di venere.....non
saprei bene se le piace la nostalgia della pace o l'ira
della
vittima che tace.....ma sublime lei è e sarà...................!

........................................................................
....
........................................................................
....
............................non mi sognare............ho le labbra
grosse da attraversare, la sera o al mattino: non fa
differenza,
tanto ci sarà sempre chi avrà gli occhi per ridere e lo
sguardo
finto metallo con la pelle di coccodrillo. Ogni sera al tramonto
alza gli occhi al cielo e pensa: quando era nera la mia
giornata....tant'è che non riuscivo mai a sapere quando il
lunedì
venisse...il tre o l'otto o il sei....sono? Sì, sì, ancora
un
altro poco ed andrò a dormire....sognerò gli occhi tristi della
sera
e la luna mi farà compagnia, col raggio blu dell'estate e
col
raggio rosa dell'autunno....ma non mi sognare..........non ti
farà
bene sostare sulle piazze di notte e cantare come i grilli dei
conventi...e...le sere p!
assate ad urlare: dio, dio, non molestare gli organi e i !
letti
e le strane passioni dei gatti.....AH gli occhi di metallo
lucido li
ho visti una domenica pomeriggio in vitro...in vetro...dietro le
vetrate virtuali....ma non mi sognare...mai più.....o i sogni
non ti
lasceranno
più.....................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
....
.........il tramonto dei sogni.............io li guardavo e lei
con
il fare incessante delle lepri apriva i cassetti dei
sogni....non
ti destare...mi sorrise l'alba: è il tramonto dei tuoi
sogni. Fra
un poco verrà la sera ed uscirai di qui libero come gli
uccelli
del mare che vanno a pescare di notte il sangue blu, ma lei
non
ci sarà più. Adoro ancora la sera restare a guardare la notte
più
buia, con le stelle annoiate d'essere fisse e il creato che
è!
lì che attende i desideri dei nostri sogni. Ancora una
volta
e tutto sarà scomparso sulla faccia della terra...non c'è
più
pioggia, non c'è più luce, non c'è più un santo che ti
produce un
miracolo stanco o appena più in linea con l'orizzonte e
l'universo....ah io mi sentii persa tra le sue braccia
forti
come una gru a primavera....ma c'era il sole e c'era
il mare e
a me veniva voglia di cantare le nenie da bambina, quando
l'età
incrina e la soglia tra la vita e la morte torna a
vacillare....ti manderò un bacio postale...quelli con i timbri di
fresco, con le scale attorno e le scorie del tempo appese come
coriandoli a carnevale. Ancora un solo attimo e poi potrai
morire:
mi guardò con gli occhi più lucenti della semisfera del
circolo
polare artico , ma non si smosse dal suo destino. Subì ancora
una
volta la sorte avversa: aveva un diad!
ema con la gonna più vaporosa della serata, di quelle !
che qua
ndo ballano fanno vacillare il mondo e il cuore...e si inizia
a
tremare come se si fosse sottozero all'equatore. Oh la
musica
era bella sì, ma si cantava da folli....con l'orchestra che
suonava il rock dell'infanzia maledetta e le gonne che
volavano
senza pantaloni e senza senso....ma quella notte non si lasciò
alla
sorte il privilegio di fare le scarpe. Capii
all'improvviso che
il tempo della giovinezza era pallido e il tempo del sorriso già
dietro le spalle dei vecchi platani d'un giardino verde e
rosa, blu
e glicine, lillà...lì....là...quando sorgerà ancora il tempo della
pazienza fuggitiva e secolare, quando la sorte guarirà gli
incubi
che accompagnano la luce del giorno. Quando verrà? Ora che non
ci
sarò più? Oh spinga, spinga forte: il pedale dovrà tremare
con
la forza d'urto delle navi da crociera e la bellezza
degli
sguardi di fan!
ciulle prima che per loro sia già sera o notte fonda....addio,
addio, affonda pure negli abissi del tempo...tanto non ci sarà
mai
più chi le darà la luce dell'inverno a sole
spento..................................................................
....
........................................................................
....
.......................................................nau-fragranze....
....
.............................................................oh
mare.....mare....non mi lasciare di notte a naufragare...con le
stelle di notte che guardano le volte del creato tutte le
volte
che il loro sorriso si volge al passato.....oh non gridare
invano....tanto gli astri sono tutti folli....oggi ti dicono
che
potrai trovare i tuoi sogni nel cassetto, domani nel letto e un
altro giorno ancora non si sa dove o si speri o si
spara....attenda
pure un altro anno, tanto dovrà arrivare ancora !
con lingue piene di vento e la chioma nera e china e!
bianca
...come l'alba......ah ci sono giorni in cui la sera non
arrivi
mai e il tramonto duri il tempo infinito che serve per morire,
nascere e rivivere in altri luoghi, in altri mari, in altri
universi....senza sentirsi persi, né tremanti di gioia o di
paura,
ma solo vuoti....soli....come il sole nella radura della foresta
nera, nel cuore del continente più antico d'ansie e di
timori....come quando pare che non ci sia più niente da fare
per
restare ancora in vita...oh non mi sogni più con la gioia del
cuore
e il sorriso perso per strada mentre si cercavano le viole.
Non è ancora giunto il tempo in cui la notte avrà lasciato le
sue
spoglie alle stelle e vestirà la corolla con i fiori roridi di
pianto. No , non mi sento stanco: è solo il soffio della vita
che mi lascia.....accompagna la notte con il dolore della morte
e
al mattino fugge via ....con la !
velocità dei
sogni...................................................................
....
........................................................................
....
..................................................sogni ad occhi chiusi
e ad
occhi
aperti..................................................................
E'
sveglio? sono le otto del mattino e la sua sorte sta partendo...non so
più
dove andare ed ho una gran voglia di morire....ma fra poco sognerò di
entrare in quella luce che fin allora mi uccise...tutti i sogni...a
occhi
chiusi e a occhi aperti. Ma, la prego, non apra...perchè è la morte che
mi
attende con l'arma bianca e nera vicino al mare...oh no, no, non so
soffrire...ma fra poco morirò e mai più la rivedrò...io la sogno sempre,
sempre, oh come è dolce il tempo, oh come è forte il vento....ma lei
fermare
non si può e dove andrà...non lo so...ma non si volti mai, non si giri e
ri-giri mai...giammai vorrò che i suoi sogni siano spenti come i
miei...non
!
si fermi più. Sento già suonare. Quella porta è già aperta e i!
l sole d
ell'infinito già splende in altomare...mi vien voglia di gridare,
ma la mia
voce non suona più, le mani e i piedi sono immobili..come il
respiro...il
mio povero cuore non mi batte e ri-batte più ed il mitico corpo giù si
sente
giù...giù, giù fin nell'abisso...da dove non non si sale più
su...sussù non
mi lasciare...non mi lasci, ma non si fermi...continui almeno lei a
sognare...ad occhi chiusi o ad occhi aperti...tanto per sognare non
serve
guardare................................................................
....
........................................................................
....
........................................................................
..on
de fuggitive..............................................oh lei mi
spinge oltre quel tempo della vita mortale, lì ove le onde
fuggitive e
stanche varcano le soglie dei sogni e sostano un istante infinito per
contemplare le bellezze lunari...l-un-a-ti-ke? Oh si lasci
guardare...è bella!
solo come il sole all'alba ....che non guardo mai, perchè
mi piace
di più sognare il sole tramontante, con i suoi raggi
ultraviolentiviola che volano da qui a lì senza il timore delle
distanze o degli ostacoli o delle remore o dei dinieghi o delle
maldicenze o delle fatture magiche o tragiche o sadiche....sadomasy?
massì..ma che sia solo virtuale. Lei farò soffrire..ci
ri-penserà
...si dà? si darà ? si sottrae...si kripta...eh...si dekrypta...si
vela
e si disvela...è la verità bellezza...la legge dura della
dolcezza
del sublime....un nobile fenomeno della seducenza astrale...le
stelle
son lì solo per farsi...con-templare.....guai a chi pro-getti la
prossimità nella loro intimità ....ikaro-docet...caro....karo? non
mi
ha mai chiamato così cara....kara? ecco sarà più cara delle
stelle...anzi la più cara delle stars...così la finirà ...di farsi
del male da soli...soli? sì, sì...lei !
e tutti quei maledetti genii che abitano il suo corpo...cos!
ì parlò
prima del diluvio universale....niente male...aldilà delle stelle e
non
solo quelle....ma di sola bellezza non si salva il mondo....
Oh..non è¨
così? Oh si lasci amare...è dolce come il mare salato...ma di
dolcezza si vive una sola volta....Oh...ci regali un sogno...vuoto
come
la grazia pregnante dell'universo denso d'incubi e di
orrorose
tragicità.....Oh si faccia spogliare per irradiare
l'intermittenza
aurorale del miraggio boreale quale brillanza astrale, ma di luci
soffuse e terse si può anche perire o svenire, o sbranare
dall'eroina
versus semidei...Ohh..oh si lasci affondare... è sublime come le
stelle,
ma quelle non se ne stanno lì a guardare: son fisse, mai
fesse,
ma fissate...replicanti, klonanti la medesima melodia armoniosa e
tediosa
mormorante: domani....domani? sì, sissì ....domani...potrà
annegare o
volare, o morire o soffrire ....ma non mi lasciare....non mi
lasci
mai più....le stelle amano!
essere viste a distanza siderale...guai a toccare il fondale
universale, si può s-pro-fondare nell'abisso, senza mai
più
tornare tra l'aurora e l'infinito...finito? è già
tutto
irreversibilmente terminale? Oohh...non mi lasciare....non mi lasci
più, anzi si lasci attraversare senza fiatare, come già si
lasciano oltrepassare i suoi occhi dalle intermittenze delle
desideranze....ke danze...con il sorriso sornione della perfida
albione,
appena baciata dalla fortuna bendata, anzi cieca come la sua anima
dis-animata, che corre e fugge via, per non tornare mai alla
deriva...strane onde fuggenti...saranno le superonde della
stranezza...che
spezzano e frantumano la spazialità -temporale...ma così difficili da
catturare dai sincrotoni superquantici? Quanti quanti ancora?
Chissà....è l'indeterminatezza della stranezza
bellezza................................................................
....
.......!
..............................................................!
........
........................................................................
....
..................................................spro-fondatezza.......
....
...non ha più senso ascoltare le voci degli abissi della memoria dei
ricordi
deiii....non ha più senso alleviare con il miele eterno.. con la
desideranza
della morte...ah si inveisce ogni volta , quando appare il suo
sguardo....................................non ha più senso spendere le
lacrime della noia senza ascoltare la voce dell'aurora: che sale
saliente
ogni volta che l'esserci muore....ho anche io lasciato alle luci
della
notte il vago sopore dell'anima morente, in mente....ah verrà la
morte ed
avrà gli occhi dell'eternità ..............................ho sempe
ascoltato la voce dell'anima: in silenzio: senza il clamore
dell'eternità...non ho più i sogni da vendere, nè vendette da
sognare, nè
ricordi da regalare a chi viene e và soltanto per mostrare il volto del
bene
o il volto del male o ambedue anfibologici..!
...........................................la sapienza mi consiglia di
sorridere, sempre, o per lo più ogni tanto: almeno quando la presenza
della
vivenza sfiora il fiore del
tramonto............................................ah chi rimpiangerà
mai
più i giorni lontani dell'infinito ritorno del bene nel male? ho
sognato
anche io un giorno di maggio l'inizio della fine della noia....ma
una sola
volta vidi volare la luce dell'eternità , quando la sera mi svelò
lo
sguardo della morte, con gli occhi sublimi della divinità ...non
c'è più
quella sera rischiarata dalla voce luminosa della tempesta
perfetta................................................................
....
.......................non c'è più tempo per sognare una luce
antica e
amica che ci ri-veli il senso dell'essere e, o, la deriva
dell'infinito
infinitesimo ritorno che mai, se mai, verrà ....ho soltanto avvertito
nelle
essenze kryptate del creato la luce della vicinanza lontana della morte
vivente in pr!
oxymità dell'exsystenza..senza arrivi e senza partenza, ma s!
olo una
vaga presenza...come la luce dei suoi occhi di là , dall'abysso
infinito
che mai mi lascerà libero d'essere simile ai sogni pensati nel
buio della
notte
animata.................................................................
....
......................non ha più senso ascoltare il colore dei suoi
occhi,
se la sera la noia ci assale ed invade la memoria sognante....nel vuoto
spazio della notte c'è il nulla che canta con la voce della
seducenza
astrale: solo la vocalità della morte ci può salvare...nel vuoto
eterno
del nulla, una sola fonè che canti: una canzone virtuale: su,
sussù...non
tremare...le stelle non stanno lì solo a guardare.....gli dei non ci
hanno
abbandonato abitano lì là in un campo di giacinti, lillà ...in un
campo
di giacinti abitano gli dei...lì là gli dei si gettano in un
campo...in
una radura fiorita di lillà , di giacinti...scendono in campo insieme
agli
eroi...in una radura luminosa di giacinti lillà
........................................!
...............................................................l'e
ssere
divino si getta sul campo di giacinti, lì là la ricamata seducenza
degli dei
si svela e disvela il rytmos divino che seduce le dee lillà , in una
radura
divina fiorente di giacinti...lì là ove l'essenza degli dei si
getta, si dà
, sì, sissì, la rugiadosa radura sanguigna, ruggiosa, brillosa,
luminosa,
imaginosa, seduce gli dei in un campo di giacinti lillà
..............................lì là si disvela l'aletheia, la
verità si
svela in una radura di lillà , l' essenza degli dei si svela sul
campo, si
dà in campo lì là ....sì in quella divina radura il padre o la madre
sono
figli dell'essere...o sono figli di se stessi...la madre è figlia
dell'essere, o la madre è figlia di sè, così come iddio è figlio
di se
stesso o il dio è figlio dell'essere o la dea madre è figlia di se
stessa o
la madredea madreperlacea è figlia dell'essere...la natura della
dea è
figlia dell'essere, la physis divina è fig!
lia di sè e si dà da sè , sì, si svela da sè , si getta da s!
è, si pr
o-getta da sè in un campo di lillà , si fonda da sè in una radura
radiosa di
giacinti lì là
........................................................................
....
...........................ah essere figli della radura vuota, sgombra,
libera, disertata, annullata,annichilita, svuotata, diradata, in eterna
diradanza...figli della pregnanza divina...figli della sua
desideranza...figli della sua ontogenesi o dell'essere pregnante
che si dà
da sè o dà sè o dà la pregnanza
all'essere.........................................................
........
..................................ah la fanciulla pregnante
dell'essere che
dà luce e dà alla luce figli dell'essere pregnante o
dell'essere creante
in estasi in un campo di giacinti lillà... ...lì...là.... ...solo la
dea ci
può creare
........................................................ah..essere
disvelanza della monadea vuota in exstasy, quale deliranza
che
danza nella diradanza sublime del!
l'aletheia dell'essere, senza il nulla, senza dei, né
eroi, né
entità o superentità, solo il suo evento che si dà. Mi viene
in
sogno l'evento della dea che si dà nella diradanza che
danza con
l'imago dell'eternità imaginaria. Mi viene in sogno
con la luce
dell'eterno ritorno imaginario, all'alba di un altro
giorno....ho
solo un ultimo desiderio nei pensieri ma non mi viene mai in
mente, né oggi né mai. Né svenderò i sogni a chi si svela
con
lo sguardo del bell'esserci o a chi dissimuli
l'origine del male
con la luccicanza dell'exystenza senza presenza, o solo con
l'assenza, mentre sussurra sempre ai miei sensi di svelare
solo
l'imago sorrydente: tanto per la ricerca del tempo
dell'eventuale
ritorno c'è sempre innanzi l'infinito. Ho solo un
sogno da
raccontare, ma non lo svenderò per qualche virtù virtuale, ho
troppi sensi nascosti e!
silenti e inauditi e indicibili: forse un giorno alegg!
erà nel
la mondità la sua eterna presenza, ma è già sera, è già
troppo
tardy per credere ancora alle fabule con o senza dormienty, senza
sogni. Una sola volta, se mai ci sarà, forse verrà la dea con
in
seno un sogno senza senno, insensato, ma non ci sarà più il
tempo
per sognare l'imago imaginaria degli eventy....giacchè non
c'è più
il tempo imaginario dell'imago eventuale. A nulla pensa il
nulla
che sogna o immagini l'evento del suo infinito ritorno
dall'abisso animato, ove la luccicanza dell'evento si
dà, senza
nulla chiedere...sino al terminale dei nostri sogni insonni
salienty
abyssaly, come una kuspyde imaginaria che attrae il chiasma
eventuale...ahhh l'evento dell'essere
chiasmale...interattanza
dell'interagenza kuspydale........


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